Nel territorio del Comune di Monghidoro si può trovare anche parte del SIC IT4050015 La Martina – Monte Gurlano. Situato nella destra idrografica del torrente Idice, fino al crinale che separa dalla valle del torrente Sillaro, su di un versante costituito prevalentemente da argille scagliose (ambito altitudinale fra i 500 e 788 m – quota di Monte Gurlano). Il sito è gestito come Parco Provinciale (in origine esteso 155 ha, 1,5 Km² all’interno del Comune di Monghidoro).

Dieci habitat d’interesse comunitario, dei quali due prioritari, coprono circa il 10% della superficie del sito con netta caratterizzazione per praterie arbustate e ginepreti. Habitat rocciosi e pozze umide sono stati censiti dal 2014 nell’ambito del percorso partecipato “Beni comuni in unione” e nell’ambito del censimento delle aree umide de La Martina del 2017, in collaborazione con l’Università di Bologna. I boschi naturali sono qui rappresentati dalle pregevoli cerrete su suoli argillosi, è comune anche la roverella, con frequenti esemplari sparsi di carpino nero, nocciolo, sorbo montano e maggiociondolo. Pregevoli alcuni castagneti in località Castagneto, presso il borgo La Martina, con castagni secolari; compaiono anche estesi coniferamenti a Pino nero, Abeti e Douglasia che costituiscono il 50% della vegetazione boschiva.

La fauna merita specifici monitoraggi: l’avifauna nelle praterie di crinale aperto attira molti migratori come l’Ortolano o il Biancone e specie comuni nell’orizzonte collinare come Cuculo, Upupa, Torcicollo e Codirosso.

Rilevante la presenza di Anfibi di interesse comunitario: Tritone crestato, alpestre e punteggiato, Ululone appenninico, Rana italica, endemismo appenninico, si rinvengono nelle numerosissime pozze e stagni censite nel 2017. Segnalati tra i Rettili l’Orbettino, il Saettone o Colubro di Esculapio, la Luscengola e due Coronelle (austriaca e girondica). Pesci di interesse comunitario: Barbo, Lasca, Cobite comune e Vairone. Insetti particolari, come il Coleottero Carabus alysidotus e il Lepidottero Eterocero Catocala fraxinii. Rilevata dal 2013 la presenza sia della Martora che del Gatto selvatico, favoriti dallo scarso peso antropico sulle selve della zona, che appaiono in continua espansione. E’ presente il Lupo.

Oggetto di un’intensa opera di sistemazione nel corso del 2019, il Parco ora è dotato di una rete sentieristica attrezzata, con aree di sosta per pic-nic, che conducono ai punti di maggiore interesse naturalistico dell’area. Il Parco dispone anche di un piccolo Centro Visite, situato all’interno dell’Osteria del Bosco, punto di ristoro del Camping La Martina. Maggiori informazioni possono trovarsi alla pagina dedicata alle escursioni.

Per tutelare opportunamente il lavoro svolto durante il recupero dell’area ed il grande sforzo di quei volontari che si sono adoperati per la manutenzione della sentieristica, è stata inviata una lettera alle autorità competenti affinché vengano messe in atto le opportune azioni di verifica e controllo. E’ possibile visualizzare il testo a questo collegamento.

E’ fondamentale, per tutti noi, che il delicato equilibrio di queste zone protette venga mantenuto, in modo da preservare le peculiarità naturalistiche della zona. E’ per questo motivo che invitiamo caldamente tutti i visitatori a comportarsi in maniera rispettosa dell’ambiente. Ricordiamo che in queste aree è assolutamente VIETATO il transito di mezzi a motore, la raccolta di piante e fiori, la pesca sportiva ed ogni altra attività che possa minimamente danneggiare il luogo. Ringraziamo tutti per la collaborazione e vi aspettiamo a godere con noi della bellezza del nostro territorio.