Il territorio dell’Alpe di Monghidoro (ambito altitudinale: 800 -1290 m; estensione stimata circa 500 ha-5 Km2) si colloca nell’alto corso del Torrente Savena, in contiguità al Sito di Interesse Comunitario Monte dei Cucchi – Pian di Balestra e in prossimità di Monte Oggioli (1290 m), massima cima dell’Alto Mugello, sul crinale tra le valli dell’Idice e del Savena, spartiacque appenninico al confine con la Toscana.

La componente forestale caratterizza il paesaggio vegetale dell’Alpe di Monghidoro. Alle quote più alte dominano i boschi di faggio, in prevalenza cedui, alcuni dei quali in conversione ad alto fusto, ove, accanto a Fagus sylvatica, sono presenti Acer pseudoplatanus, Adenostyles glabra e Polygonatum verticillatum. Molto abbondante inoltre è Senecio ovatus. Nel sottobosco di faggeta, si rinvengono numerose felci come Dryopteris filix-mas e Athyrium filix-foemina. Sono presenti vecchi rimboschimenti di conifere, dove si rinnovano abete bianco (Abies alba) e agrifoglio (Ilex aquifolium).

Alle quote più basse sono presenti castagneti (cedui e da frutto), che contribuiscono all’eccellenza locale del Marrone Biondo, tipicità dell’Appennino Bolognese. Attorno ai piccoli nuclei abitativi, si trovano pascoli e praterie da sfalcio. Caratteristica rilevante del sito è anche la presenza di numerose sorgenti, rii, specchi, d’acqua o zone umide, talvolta generate da eventi franosi. Questi ambienti sono di rilevante importanza per la biodiversità animale e vegetale, come ad esempio lo stagno dei tritoni al Fantorno, quello privato vicino a Cà di Bagnabecco, quello di Fontanabura, le pozze con acqua stagnante o debolmente corrente nelle radure di faggeta, sotto Monte dei Casoni, presso i Ronchi, presso Cà Malagigi, o il prato della Catese e i laghetti del Passeggere sulle cui sponde cresce una vegetazione igrofila sovente caratterizzata da giunchi, carici ed equiseti (Juncus spp. Carix spp. ed Equisetum spp.).

Elementi di pregio per il territorio sono anche gli ingegnosi mulini posti a scala in prossimità del torrente Savena (qui caratterizzato da una buona naturalità dell’alveo e delle acque) e piante monumentali, fra cui esemplari di agrifoglio già citati.