Pilastrino di Cà d’ Ané a Fradusto (1900)

Secondo Maria Cecchetti è uno dei magnifici sette pilastrini, capolavori in arenaria dell’Alta Valle del Savena, che comprendono anche:

• il pilastrino del Borgo della Valle a Scascoli del 1873,
• il pilastrino della famiglia Parazza, della Tintoria di Roncastaldo del 1877,
• il pilastrino della Serra del Carpini, o “della peste”, a Trasasso del 1878,
• il pilastrino di Don Pellegrino Ruggeri, Cà di Andrione a Lognola, 1887,
• il pilastrino di Farnè di mezzo a Scascoli del 1898,
• il pilastrino dei fratelli Serra a Sant’Andrea di Savena del 1899.

Pilastrino della famiglia Naldi a Cà d’Anè, Fradusto del 1900

Ben curato nella scelta dell’arenaria, accuratezza della lavorazione, dai dettagli della croce in ferro battuto e dall’eleganza delle proporzioni. Si presenta slanciato, il fusto ha le solite proporzioni degli altri sei, ma il tempietto con le immagini è molto sviluppato in verticale e molto alta era la cornice modanata che lo sovrastava. La cuspide dai profili concavi disegna un angolo acuto verso il cielo. Trova appoggio su un suo abaco e un giro di fogliette scolpite forma come una corona attorno. All’apice il globo che porta la croce ha una forma insolitamente oblunga. Lungo lo stelo trova posto una banderuola. La trama sottilissima della croce è lavorata con fiori di giglio stilizzati a raggiera. Il pilastrino porta sul fusto l’iscrizione NE/BC/1900 e nella banderuola le lettere NF-Naldi Francesco.

In cattivo stato di conservazione, è stato recentemente restaurato a cura del gruppo di volontari di Oltr’Alpe, su commissione di Marisa e Paola Malucelli, in memoria dei nonni.

Riferimenti

Fonte del testo tratto dal libro di Don Orfeo Facchini: “Lungo il Savena…, di chiesa in chiesa”, Gruppo di Studi Savena Setta Sambro – 2017 (segnali di devozione -Maria Cecchetti-Giovanni Gitti)

Foto Oltr’Alpe con realizzazione testo per sito web di C. Garavaglia- aggiornamento 26/04/2020